13/05/13

UNA AD UNA

IL COLLEGE DELLE BRAVE RAGAZZE
di Ruth Newman
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Garzanti ed.

Sono le prime della classe.
Belle, popolari, sicure di sé.
E saranno eliminate una a una.




Questo è il romanzo d’esordio della scrittrice britannica Ruth Newman, che pur avendo al suo attivo solo un altro romanzo, ossia Cattive Compagnie, è già stata definitiva la nuova regina della suspense britannica (non che la competizione sia agguerrita…).
L’ambientazione, l’atmosfera e i profili dei personaggi sono decisamente molto british e si sposano alla perfezione con lo schema classico e sempre molto appetibile del serial killer che agisce all’interno della cerchia molto ristretta di un gruppo di amici che condividono lo stesso, prestigioso college.
Le belle, ricche e amatissime studentesse dell’Ariel college vengono fatte fuori, più o meno brutalmente, una ad una, e nessuno sembra riuscire a trovare una pista convincente.
 Ci prova con decisione uno scaltro psicologo, quando gli viene proposta la ghiotta possibilità di curare, e interrogare l’unica testimone di uno dei delitti, la quale però a causa dello shock non riesce né a parlare né a ricordare nulla, chiusa in  uno stato catatonico da quando è stata trovata, immobile, rannicchiata accanto al corpo trucidato dell’amica.
Guarda caso, lei è l’unica che con quel mondo di ricchi, fighi e fortunati non c’entra niente, essendo lì grazie ad una borsa di studio che l’ha strappata alla grigia vita da figlia della working class della periferia londinese.
Da qui si parte e qui si tornerà alla fine, quando arriverete al finale forse, e dico forse, senza pensare, beh ok si capiva dal primo capitolo chi era l’assassino.

Lo ammetto. Mi è piaciuto tantissimo. Proprio di pancia, mi è piaciuto veramente, mi ha preso fin dall’inizio, anche se a mio parere c’è un’eccessiva sovrapposizione di situazioni, poste su piani temporali diversi (un po’ troppo presente che si confonde col passato insomma).
Io l’ho letteralmente divorato e lo consiglio a tutti gli amanti del giallo-thriller anche se devo ammettere che, a tratti, sembra di essere in uno dei film della saga di Scream, anche se credo che  questo possa essere un elemento che lo farà apprezzare molto agli under 25, unitamente alla descrizione minuziosa delle scene più pulp-splatter.
Visto il mio entusiasmo per questo libro, sarei davvero molto curiosa di sapere il parere di qualche spritzato che l’ha letto. A presto!
Martina Mystère


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