IL COLLEGE DELLE BRAVE RAGAZZE
di
Ruth Newman
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Garzanti ed.
Sono le prime della classe.
Belle, popolari, sicure di sé.
E saranno eliminate una a una.
Questo è il romanzo d’esordio
della scrittrice britannica Ruth Newman, che pur avendo al suo attivo solo un
altro romanzo, ossia Cattive Compagnie, è già stata definitiva la nuova regina
della suspense britannica (non che la competizione sia agguerrita…).
L’ambientazione, l’atmosfera
e i profili dei personaggi sono decisamente molto british e si sposano alla
perfezione con lo schema classico e sempre molto appetibile del serial killer
che agisce all’interno della cerchia molto ristretta di un gruppo di amici che
condividono lo stesso, prestigioso college.
Le belle, ricche e amatissime
studentesse dell’Ariel college vengono fatte fuori, più o meno brutalmente, una
ad una, e nessuno sembra riuscire a trovare una pista convincente.
Ci prova con decisione uno scaltro psicologo, quando gli
viene proposta la ghiotta possibilità di curare, e interrogare l’unica
testimone di uno dei delitti, la quale però a causa dello shock non riesce né a
parlare né a ricordare nulla, chiusa in
uno stato catatonico da quando è stata trovata, immobile, rannicchiata
accanto al corpo trucidato dell’amica.
Guarda caso, lei è l’unica
che con quel mondo di ricchi, fighi e fortunati non c’entra niente, essendo lì
grazie ad una borsa di studio che l’ha strappata alla grigia vita da figlia
della working class della
periferia londinese.
Da qui si parte e qui si
tornerà alla fine, quando arriverete al finale forse, e dico forse, senza
pensare, beh ok si capiva dal primo capitolo chi era l’assassino.
Lo ammetto. Mi è piaciuto
tantissimo. Proprio di pancia, mi è piaciuto veramente, mi ha preso fin
dall’inizio, anche se a mio parere c’è un’eccessiva sovrapposizione di
situazioni, poste su piani temporali diversi (un po’ troppo presente che si
confonde col passato insomma).
Io l’ho letteralmente
divorato e lo consiglio a tutti gli amanti del giallo-thriller anche se devo
ammettere che, a tratti, sembra di essere in uno dei film della saga di Scream, anche se credo che
questo possa essere un elemento che lo farà apprezzare molto agli under
25, unitamente alla descrizione minuziosa delle scene più pulp-splatter.
Visto il mio entusiasmo per
questo libro, sarei davvero molto curiosa di sapere il parere di qualche spritzato che l’ha letto. A presto!
Martina Mystère